Nel corso del vertice il presidente della Regione ha ribadito che il processo di riforma è allo stato embrionale, va affrontato nella sua interezza e che la razionalizzazione delle Asl non comprende accorpamenti tra territori. Il progetto intende creare 4 macroaree sanitarie senza però uno sbilanciamento dei servizi nei territori interessati e che si sta lavorando alla creazione di un'unica centrale di acquisto nell'ottica del contenimento non solo della spesa farmaceutica ma della riduzione della intera spesa per acquisto di beni e servizi.
La riforma delle Aziende sanitarie locali cui lavora la Giunta ha l'obiettivo di migliorare i servizi, razionalizzare il sistema sanitario della Sardegna, eliminando i disservizi e aumentare la qualità dell'offerta. Si tratta di un percorso ancora nella fase iniziale che la Regione intende condividere con tutti i territori e per il quale viene istituito un tavolo per monitorarne le tappe e i miglioramenti proposti. È quanto è emerso questa mattina a Cagliari durante l'incontro a Villa Devoto tra il presidente della Regione Ugo Cappellacci e alcuni rappresentanti delle istituzioni della Gallura, tra cui il sindaco Gianni Giovannelli di Olbia, il primo cittadino di Tempio Romeo Frediani, il vicepresidente della Provincia Olbia Tempio Pietro Carzedda, l'assessore alla Sanità di Olbia e il direttore del distretto sanitario della Asl.
Nel corso del vertice il presidente della Regione ha ribadito che il processo di riforma è allo stato embrionale, va affrontato nella sua interezza e che la razionalizzazione delle Asl non comprende accorpamenti tra territori. Il progetto intende creare 4 macroaree sanitarie senza però uno sbilanciamento dei servizi nei territori interessati e che si sta lavorando alla creazione di un'unica centrale di acquisto nell'ottica del contenimento non solo della spesa farmaceutica ma della riduzione della intera spesa per acquisto di beni e servizi.